Virginia Raggi assolta: “Il fatto non costituisce reato”. La sindaca: “Spazzati via due anni di fango”
Virginia Raggi assolta: “Il fatto non costituisce reato”. La sindaca: “Spazzati via due anni di fango”
Poco meno di un’ora per il giudice monocratico di Roma, Roberto Ranalli, per decidere sul caso delle nomine del Comune di Roma. Virginia Raggi è stata assolta. L’accusa, sostenuta dai pm Francesco Dall’Olio e dall’aggiunto Paolo Ielo, avevano chiesto 10 mesi di reclusione per il falso.
I tre difensori della prima cittadina, questa mattina, hanno chiesto l’assoluzione perché fu lei a valutare le nomine a decidere. Dopo la lettura della sentenza l’esponente del M5s ha pianto e abbracciato gli avvocati e le persone che erano in aula per lei.
“Questa sentenza spazza via due anni di fango: andiamo avanti a testa alta per Roma, la mia amata città e per tutti i cittadini” il commento della Raggi dopo il verdetto del Tribunale.
Dopo l’emozione la sindaca ha stretto la mano al giudice e al pubblico ministero. Su Facebook è stato poi pubblicato un post in cui tra le altri pensieri scrive: “In questo momento ho mille pensieri ed idee che vorrei condividere. Umanamente è stata una prova durissima ma non ho mai mollato”.
Ecco le Frasi di Virginia Raggi
Assolta. Con questa parola il Tribunale di Roma, che ringrazio e rispetto per il lavoro svolto, ha messo fine a due anni in cui sono stata mediaticamente e politicamente colpita con una violenza inaudita e con una ferocia ingiustificata. Due anni durante i quali, però, non ho mai smesso di lavorare A TESTA ALTA per i miei cittadini. Li ringrazio per il sostegno e l’affetto che mi hanno dimostrato.
Per i miei cittadini in questi due anni sono andata avanti. A testa alta. Ho fatto tutto con correttezza e trasparenza nell’interesse di Roma, perseguendo gli ideali di giustizia nei quali credo fermamente.
In questo momento ho mille pensieri ed idee che vorrei condividere. Umanamente è stata una prova durissima ma non ho mai mollato. Credo in quel che faccio; credo nel lavoro, nell’impegno costante, nel progetto che nel 2016 mi ha portato alla guida della città che amo follemente. Un progetto che finalmente può andare avanti con maggiore determinazione.
Vorrei liberarmi in un solo momento del fango che hanno prodotto per screditarmi, delle accuse ingiuriose, dei sorrisetti falsi che mi hanno rivolto, delle allusioni, delle volgarità, degli attacchi personali che hanno colpito anche la mia famiglia. Vorrei, soprattutto, che questo fosse un riscatto per tutti i romani, di qualsiasi appartenenza politica, perché il loro sindaco ce la sta mettendo tutta per far risorgere la nostra città.
Non provo rancore nei confronti di nessuno. Mi auguro che quanto accaduto a me possa divenire una occasione per riflettere: il dibattito politico non deve trasformarsi in odio. Adesso vorrei che i cittadini, tutti, collaborassero alla rinascita di Roma. Rimbocchiamoci le maniche: da domani si torna al lavoro. Ancora più forti.
ps Ringrazio i miei avvocati Pier Francesco Bruno, Emiliano Fasulo e Alessandro Mancori, i giudici e la procura per il lavoro svolto.