Sanzioni al Venezuela :John Bolton avverte le aziende straniere che rischiano anche di essere sanzionate se hanno legami con Chavismo
Donald Trump ha inferto il colpo più duro al regime venezuelano da quando è arrivato alla Casa Bianca. Il presidente ha ordinato lunedì notte di bloccare tutti i beni del governo di Nicolás Maduro negli Stati Uniti, vietare alle compagnie statunitensi di intrattenere rapporti commerciali con Caracas e impedire l’ingresso della cupola del regime nel suo territorio. Il consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, ha avvertito martedì alle aziende straniere che rischiano anche di essere sanzionate se hanno legami con Chavismo. È la prima volta in 30 anni che Washington applica tali sanzioni a un paese occidentale.

Messaggio a Russia e Cina
Sebbene le minacce di Bolton siano rivolte a paesi che sostengono ancora il regime venezuelano, come la Russia e la Cina, Moya-Ocampos ritiene che non modificheranno il suo comportamento. Nel caso di Cuba, in realtà “non hanno scelta” sul loro sostegno al regime. La Russia, secondo l’analista, sta cercando di sfidare il ruolo degli Stati Uniti nel consiglio globale, usando il Venezuela per raggiungerlo. Questo è il motivo per cui prevede che avrà un duplice ruolo, con alcune società che continueranno a operare e altre no, come diverse banche, esportatori di grano o produttori di armi che hanno già sospeso le loro attività commerciali a Caracas.
Konstantin Kosachev, presidente della commissione per gli affari esteri del Senato russo, martedì ha criticato l’ordine esecutivo di Trump, che ha definito “banditismo internazionale”, secondo l’agenzia di stampa statale RIA Novosti. Kosachev ha aggiunto che la misura di Washington rappresenta “un’interferenza aperta negli affari interni del Venezuela”.
Per Moya-Ocampos, la Cina “è più teorica del supporto pratico-finanziario”. Il gigante asiatico ha smesso bruscamente di concedere prestiti al Venezuela nel 2016, dopo essere diventato il principale creditore del regime di Maduro. La decisione di Pechino ha coinciso con il rapido deterioramento dell’economia e della politica del paese latinoamericano. Nell’ultimo decennio, la Cina ha prestato al Venezuela circa 62.000 milioni di dollari (circa 54.000 milioni di euro). Gran parte dell’importo è costituito da crediti pagabili in olio.