Crisi di Governo: La lega pronta a sedersi sul tavolo per salvare il governo giallo/verde, ma di Maio non cede.
La lega insiste su una timida riapertura nei confronti del Movimento 5 Stelle, anche se i 5 stelle per il momento sembrano non accettare, la Lega potrebbe pensare di ritirare la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ma, Luigi Di Maio, sembra tirare dritto e un post apparso sulla sua pagina, sembra essere davvero finita l’avventura del governo Giallo/verde. Sarà comunque decisiva la prossima settimana, a partire da martedì 20 agosto, quando Conte effettuerà le sue comunicazioni al Senato che potrebbero precedere le dimissioni o il voto sulla mozione di sfiducia.
Beppe Grillo riunisce i suoi nella villa di Marina di Bibbona per decidere le mosse da fare in vista della giornata di martedì 20 agosto, in cui si aprirà la partita sul futuro della legislatura. A quanto si apprende l’incontro sarebbe avvenuto all’ora di pranzo. Presenti i vertici del Movimento, per la prima volta riuniti al completo nella residenza del fondatore. Oltre al vicepremier Luigi Di Maio, Davide Casaleggio, Roberto Fico e Alessandro Di Battista, c’erano anche i capigruppo M5s di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli e la vicepresidente di Palazzo Madama, Paola Taverna. Incontro a Marina di Bibbona. «Tutti i presenti si sono ritrovati compatti nel definire Salvini un interlocutore non più credibile»,
Salvini riapre di nuovo ai 5 stelle
«Mi tengo stretta la mia Lega, piccola, arcigna e libera. La Lega non è in vendita. Le poltrone ci servono finché riusciamo a fare le cose. Altrimenti in 15 secondi i ministri della Lega si alzano e se ne vanno. O si governa o si vota». Ci sediamo ad un tavolo e discutiamo! Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in comizio alla festa della Lega a Marina di Massa. «Noi siamo disposti a lasciare le poltrone per combattere per l’Italia che ci sarà fra vent’anni».
Di Maio durissimo contro la Lega
Non voglio scendere in polemiche. Qui le cose sono molto chiare:
1. chi sapete voi (non voglio nemmeno nominarlo) ha sfiduciato il governo chiedendo di tornare al voto in pieno agosto, pugnalando alle spalle non solo il MoVimento 5 Stelle ma il Paese;
2. lo ha fatto perché non voleva tagliare i parlamentari e i loro stipendi, due proposte del MoVimento. Diceva persino che il taglio dei parlamentari era una Salva-Renzi;
3. quindi è tornato da Berlusconi e anche Berlusconi gli ha dato picche, perché nemmeno lui si fida più della sua parola;
4. quando ha capito di aver fatto un disastro è tornato sui suoi passi, iniziando ad offendere il sottoscritto e il MoVimento 5 Stelle e inventandosi la storia dell’accordo col Pd.
Voi una persona che si comporta così come la definireste? Credereste ancora alla sua parola?
La verità è che un governo c’era, era forte e quel qualcuno l’ha buttato giù per rincorrere i sondaggi.
Mentre i ministri MoVimento 5 Stelle erano al lavoro, lui era in spiaggia a pensare come fregare tutti.
Questi sono i fatti.
Noi non rispondiamo alle offese, noi pensiamo solo al Paese e a non far aumentare l’Iva perché con quel che hanno provocato c’è pure questo rischio. Così come rischiamo la chiusura di alcune fabbriche in tutta Italia perché non riusciamo ad approvare il decreto legge su Whirlpool, ex-Alcoa e simili.
Il 20 saremo al fianco del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il MoVimento 5 Stelle non tradisce mai la parola data agli italiani!
Sarà comunque decisiva la prossima settimana, a partire da martedì 20 agosto, quando Conte effettuerà le sue comunicazioni al Senato che potrebbero precedere le dimissioni o il voto sulla mozione di sfiducia.