The Great Reset: Vogliono cambiare il mondo entro il 2030
Great Reset : cambiare il mondo entro il 2030
Cambiare il mondo, é questo il tema trattato nel World Economic Forum del 2021 con il nome di Great Reset”, in cui prevede un piano che permetterebbe la ristrutturazione dell’economia mondiale grazie alla pandemia del Covid-19.
Questo piano potrebbe avere delle ripercussioni profonde non solo a livello globale, ma anche per le società.
Ma in cosa consiste il great reset e perché molti lo temono al punto di suscitare sospetti e timori?
Il World Economic Forum, è una fondazione con sede in Svizzera dove organizza ogni inverno presso la cittadina di Davos un convegno, il quale vede per protagonisti esponenti di spicco della politica e dell’economia internazionale con l’intendo di cambiare le sorti del nostro pianeta.
Il World Economic Forum sul suo sito ufficiale parla già dell’esigenza di un Grande Reset forzato, evidenziando come questa pandemia sia un ottima occasione per rimodellare il mondo.
Alcuni punti sul cambiamento verso il nuovo Mondo
Il World Economic Forum parla di un nuovo mondo per il 2030 con una tabella di otto i punti da introdurre entro quella data dettata dai potenti.
Non staremo qui ad elencarvi tutti gli otto punti, ma ci soffermeremo solo ad elencarvene due in particolari.
Il primo punto sostiene che tutti i prodotti devono diventare servizi. Entro questa data, tutto sarà stato requisito, la gente comune non avrà nemmeno una casa.
Anche il punto numero 7 non sembra essere molto incoraggiante: ecco quanto segue: i valori che hanno costruito l’occidente saranno stati testati fino al punto di rottura. Nulla da aggiungere, direi, tranne il fatto che per ”valori” sembra proprio riferirsi alla democrazia. Un mondo democratico non sarà più tollerabile?
Sono evidenziate anche aspetti come quello del siglare accordi internazionali solidi in grado di evitare guerre per il controllo delle risorse, come ad esempio l’acqua, che sarebbero devastanti. Il controllo di queste risorse non può essere messo nelle mani alle singole nazioni.
Visti i limiti dimostrati dalle organizzazioni internazionali questo nuovamente implica una qualche forma di governo sovranazionale che imponga gli interessi globali su quelli locali, che ci riporta nuovamente al timore di un vasto potere nelle mani di pochi dove comporterebbe un futuro pieno di nubi.
La base solida per realizzare il great reset è la diffusione del sistema 5G e 6G
Questo è uno dei temi principali dove si trovano divergenze tra i critici del piano. La diffusa presenza di robot nella vita quotidiana, la diffusione di trasporti pubblici e privati senza guidatore, l’uso di droni, i sistemi di regolamento e distribuzione di energia, il controllo di edifici ad alta efficienza, la telemedicina e la chirurgia a distanza sono solo alcuni degli ambiti per i quali il 5G è essenziale; il dibattito sulla sicurezza e sugli usi del sistema deve dunque essere risolto affinché il great reset si possa realizzare e normative internazionali dovranno essere sviluppate rapidamente.
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