Salvini: “Con Berlusconi solo accordi locali. Al governo avrei voluto Meloni ma non Forza Italia”
Salvini: “Con Berlusconi solo accordi locali. Al governo avrei voluto Meloni ma non Forza Italia”
Non esiste nessuna strategia del doppio forno dichiara Matteo Salvini : con Berlusconi parliamo solo di accordi locali”. queste le dichiarazioni lascite dopo l’incontro fatto la settimana scorsa di Arcore.
Per me il governo poteva essere allargato a Giorgia Meloni ma no a Forza Italia. Perché no a Fi? Perché con Giorgia Meloni condividiamo certi valori e, per esempio io mi ricordo la battaglia di Roma che abbiamo combattuto soltanto in due contro tutto e tutti, mentre qualcuno sparava da fuori”, ha detto il ministro dell’Interno, che solo venerdì scorso ha partecipato al vertice del centrodestra a Palazzo Grazioli.
si è espresso anche sull’esecutivo e su una delle misure principali che l’alleato M5s vuole varare con la manovra: il reddito di cittadinanza. “Noi abbiamo chiesto che fosse limitato nel tempo e fosse davvero una misura per reinserire chi è stato espulso dal lavoro e deve dire sì a proposte di lavoro che gli saranno presentate”, ha spiegato precisando che se la misura dovesse avere “questi contorni, sono d’accordo con il reddito di cittadinanza“.
Quasi sarebbero invece eventuali punti di distanza con il movimento di Luigi Di Maio? “Se uno ripropone lo ius soli, per esempio, mi innervosisco”, ha risposto, attaccando, invece, la sindaca di Roma.
“La penso come la pensano tanti cittadini e tanti romani: dalla Raggi si aspettavano molto di più”. Ma a Roma siete in maggioranza o all’opposizione?, gli è stato chiesto.”Siamo all’opposizione”, ha risposto correggendosi subito dopo:”Ci siamo, siamo gli ultimi arrivati, diciamo così, in punta di piedi”
Ho firmato un contratto che dura 5 anni e lo voglio rispettare. Poi, siamo nelle mani di Dio. E, scendendo più in basso, in quelle di Fico“, ha detto riferendosi alle affermazioni del presidente della Camera, che alla festa di Liberi e Uguali ha criticato proposte della Lega come la cosiddetta “pace fiscale” e le posizioni tenute in tema d’immigrazione.