Il titolare del Viminale ha scritto una lettera urgente alle autorità maltesi per comunicare che il porto della Valletta è quello “più sicuro”, dunque spetta a loro concedere il via libera all’attracco
Il ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, non darà l’autorizzazione alla nave Aquarius, in navigazione nel Mediterraneo con 629 migranti a bordo, di fare ingresso in un porto italiano.
Come riportano Repubblica e il Corriere della Sera, la nave si trova a 43 miglia da Malta e vorrebbe attraccare in Italia per portare sulla terra ferma i migranti.
Il titolare del Viminale ha scritto in merito una lettera urgente alle autorità maltesi per comunicare che il porto della Valletta è quello “più sicuro”, dunque spetta a loro concedere il via libera all’attracco.
Dal momento che dall’isola non è ancora arrivata nessuna risposta, Salvini ha nel frattempo deciso di impedire che Aquarius possa scegliere come alternativa un approdo in Italia.
Questo potrebbe essere il primo passo concreto mosso dal nuovo governo in tema di immigrazione, mandando anche il chiaro messaggio all’Europa che l’Italia non può essere lasciata da sola a gestire l’emergenza degli sbarchi.
La decisione, che non ha precedenti nel nostro paese, è stata adottata d’intesa dai ministri dell’Interno e delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Il 9 giugno Salvini aveva detto che l’Italia avrebbe impedito alle Ong che operano nel mediterraneo “di continuare svolgere il ruolo di taxi del mare”.
Il ministro dell’Interno aveva parlato dopo che due diverse imbarcazioni delle Ong con a bordo complessivamente più di 400 migranti erano sbarcate nei porti di Pozzallo e Reggio Calabria dopo che Malta gli aveva negato l’accesso.
“Non possono dire sempre no alle richieste di aiuto”, ha detto Salvini. “Se qualcuno pensa che si ripeterà un’estate con sbarchi, senza muovere un dito, non è quello che farò come ministro. Non starò a guardare”, le sue parole.
A bordo della nave Aquarius, l’unica Ong al momento presente nel Mediterraneo, vi sono 629 migranti tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte, partiti dalla Libia e soccorsi in varie operazioni nel corso della notte.
via www.tpi.it