M5s: Davide Casaleggio: “Ho depositato la querela,Andrò fino in fondo

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Presunti fondi a M5s, parla Davide Casaleggio





La notizia che abbiamo anticipato questi giorni sui presunti soldi dal Venezuela arrivati al movimento che è stata rilanciata da un giornale spagnolo ha acceso un grande polverone sulla politica italian dove La procura di Milano ha aperto unʼindagine





Davide Casaleggio tramite il profilo facebook annuncia che ha presentato una querela per fare luce sul caso.





Accolgo con favore l’apertura dell’inchiesta avviata oggi a Milano per fare luce sul fango gettato contro mio padre.
Ho depositato stasera una querela chiedendo che venga riunita al fascicolo di inchiesta già aperto per fornire ulteriori informazioni al riguardo.
Non credo sia tollerabile in un sistema democratico che venga utilizzato un foglio palesemente contraffatto unito ad una storia assurda per screditare una persona che non c’è più.
Invito tutti coloro che abbiano informazioni al riguardo a fornire a me o alla Procura tutti gli elementi che possano fare luce su chi e perché abbia voluto buttare fango sul ricordo di mio padre.
Andrò fino in fondo.





 A Milano intanto la Procura ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati al momento, sul caso del presunto finanziamento da 3,5 milioni di euro in contanti dal Venezuela al fondatore del Movimento 5 Stelle Gianroberto Casaleggio. Vicenda al centro di un’inchiesta giornalistica pubblicata lunedì dal quotidiano spagnolo Abc, corredata da un documento attribuito all’intelligence chavista.





L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, responsabile del dipartimento che si occupa di reati fiscali e corruzione, punta ad approfondire in primo luogo l’autenticità dello stesso report venezuelano alla base del servizio firmato da Marcos Garcia Rey, giornalista freelance che si occupa da circa tre anni di Venezuela. Gli inquirenti vogliono capire anche se la vicenda sia stata o meno creata ad arte per danneggiare i Cinque Stelle.





Due giorni fa il procuratore Francesco Greco, alla domanda dei cronisti se ci sarebbero state indagini sul caso rivelato proprio quella mattina sul quotidiano spagnolo e rilanciato dai media italiani, aveva risposto che a una prima valutazione la vicenda “non sta in piedi” e che semmai “è tutto prescritto” e già dal 2016, riferendosi a un’eventuale ipotesi di finanziamento illecito.


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