L’Oro monoatomico e la sua forza di guarigione
L’Oro monoatomico e la sua forza di guarigione
Gli ebrei lo chiamavano “Manna” o ”Il pane di dio”, gli Egiziani “Lacrima dall’occhio di Horus”, gli Indiani “Vibhuti o Bhasma dell’oro”. Nell’alchimia è il “Calice d’oro” che aiuta a trasformare il piombo della mente umana (l’ego, con le sue strutture negative e chiuse) in oro.
Ancora oggi l’oro monoatomico, a causa delle sue caratteristiche sorprendenti, viene studiato sempre di più, in quanto possiede una struttura atomica completamente diversa rispetto alla condizione metallica originaria.
Si trovano tracce di oro monoatomico anche in natura, ma l’oro metallico può essere trasformato in oro monoatomico solo attraverso un processo alchemico.
Queste le caratteristiche fisiche ed energetiche particolarissime dell’oro monoatomico:
– E’ un superconduttore a temperatura ambiente, possiede caratteristiche di un produttore di energia ed è in grado di ricevere, accumulare e cedere senza perdita alcuna, luce/informazioni/energia.
– I suoi elettroni si fondono con gli antielettroni e formano fasci di luce opposti che ruotano intorno al nucleo ovale .
– Contemporaneamente produce un vortice di prana eterico, che scorre lungo una doppia elica attraverso il nucleo dell’atomo che corrisponde all’ energia Kundalini.
– Produce un campo magnetico zero (campo Meissner, cioè possiede la capacità di “allontanare” il campo magnetico da se stesso) intorno a se, che corrisponde alla MER-KA-BA dell’uomo. La Merkaba è il corpo di luce dell’uomo, che comprende spirito, energia vitale e anima. Quando questi si fondono formano una unità che produce fasci di luce in contro rotazione e in grado di superare lo spazio e il tempo.
– L’oro monoatomico esiste solo su 5/9 sul piano fisico
– L’oro monoatomico puro lievita sul campo magnetico terrestre.
– Non si consuma e la sua funzione e la sua longevità sono eterne.
Secondo la testimonianza di un gruppo di alchimisti, che hanno assunto oro monoatomico per anni, questi hanno potuto osservare le seguenti reazioni fisiologiche ed energetiche (che coincidono con antichi testi egiziani, la Bibbia, i Vedi e l’alchimia):
– Il processo d’invecchiamento viene invertito attraverso la riparazione energetica di programmi errati del DNA.
– Cellule danneggiate e disturbi delle funzioni energetiche vengono rigenerate (anche le cellule del cervello).
– Il sistema ghiandolare endocrino viene fortemente attivato a livello energetico, specialmente il timo, la ghiandola pineale e l’ipofisi.
– Il flusso di luce /fotoni nel sistema nervoso e nei meridiani aumenta e si intensifica in maniera duratura.
– La forza di auto guarigione migliora.
– La capacità di superconduttore del DNA viene incrementata e il suo flusso energetico aumenta fino a 10.000 volte (confermato da test di laboratorio in America).
– Provoca una intensa pulizia e stabilizzazione emozionale.
– Si verifica un chiaro aumento delle prestazioni e della capacità di gestione dello stress.
– La propria centratura e la pace interiore acquistano stabilità.
– Si riconoscono sempre di più le soluzioni al posto dei problemi, in quanto si acquista maggior chiarezza nella visione delle situazioni esterne.
– L’effetto della manifestazione dei propri pensieri si rafforza.
– L’intelligenza si espande a livelli più alti della mente.
– La frequenza dei chakra e del corpo viene elevata.
– L’energia Kundalini viene elevata in maniera armoniosa.
– I potenziali “dormienti” vengono risvegliati.
– Le caratteristiche levitazionali dell’oro monoatomico portano ad una elevazione della qualità della vita e della consapevolezza su tutti i livelli (fisici, emozionali, mentali, spirituali).
Per approfondire su L’Oro monoatomico anche nel mondo antico e i suoi utilizzi vi lascio il link di un interessate articolo di www.universo7p.it che descrive in modo dettagliata dell’ ORMES L’Oro monoatomico