Lavoro, INPS: Arriva un boom trasformazioni a tempo indeterminato (+45,6%)
Lavoro, INPS: boom trasformazioni a tempo indeterminato (+45,6%)
Nei primi 9 mesi del 2018, le assunzioni dei datori di lavoro privati, sono state 5.661.000 in aumento del 5,3% a fronte di 4.996.511 cessazioni (+7,4%) con un saldo positivo di 665.000 contratti.
E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio sul precariato dell’INPS secondo cui nel periodo la variazione netta sui rapporti di lavoro a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni meno le cessazioni) è stata positiva per 168.937 unità. Il risultato è stato positivo soprattutto grazie al boom delle trasformazioni di rapporti a tempo indeterminato passate dalle 272.812 dei primi 9 mesi del 2017 a 397.374 (+45,6%).
complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-settembre 2018 sono state 5.661.000: sono aumentate del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2017. In crescita risultano tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +3,4%, contratti a tempo determinato +4,7%, contratti di apprendistato +11,0%, contratti stagionali +4,6%, contratti in somministrazione +7,3% e contratti intermittenti +6,2%.
Nei primi nove mesi dell’anno si conferma l’aumento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+125.000), che registrano infatti un forte incremento rispetto al periodo gennaio-settembre 2017 (+45,7%). Nel medesimo periodo risultano in contrazione, invece, i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-17,6%); tale flessione può essere ricondotta alla scadenza nel 2018 del triennio formativo degli apprendisti assunti nel 2015, anno in cui, a causa della possibilità di utilizzo dell’esonero triennale, le assunzioni in apprendistato hanno registrato una notevole riduzione rispetto agli anni precedenti.
La variazione positiva delle trasformazioni ha contrassegnato nettamente anche il terzo trimestre 2018.
Le cessazioni nel complesso sono state 4.997.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+7,4%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti intermittenti e in somministrazione, mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,4%).
Nel periodo gennaio-settembre 2018, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +665.000, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+724.000).
Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a settembre 2018 risulta positivo e pari a +405.000, pressoché analogo rispetto a quello registrato per agosto (+399.000).
La variazione tendenziale dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato risulta nettamente positiva (+55.000), evidenziando per il secondo mese consecutivo un trend incrementale. Si accentua la crescita dei saldi annualizzati dei rapporti di apprendistato. Rimangono positivi, seppur in tendenziale flessione, i saldi annualizzati dei rapporti di lavoro a termine, intermittenti e in somministrazione