Un caccia russo si è scontrato con un drone Americano nel Mar Nero, afferma una fonte militare statunitense
Il drone Americano colpito dal jet russo sul Mar Nero stava conducendo un’operazione di routine nello spazio aereo internazionale quando due caccia russi hanno cercato di intercettarlo: lo ha riferito il Pentagono.
“Non abbiamo conferma che il drone sia stato abbattuto. C’è un’indagine in corso”
Il Mar Nero è un’area tenuta sotto stretta osservazione dalla NATO sin dall’inizio della guerra in Ucraina. I suoi cieli sono spesso teatro di interazioni tra droni e aerei dei Paesi della NATO e delle forze armate russe. “È possibile che i canali diplomatici appianino le cose”, alla luce della situazione altamente infiammata con la Russia, ha detto la fonte militare.
Drone con autonomia di volo di 24 ore
Il drone Reaper, prodotto dall’azienda statunitense General Atomics, è un velivolo a pilotaggio remoto di tipo MALE – media altitudine e lungo raggio. Il velivolo è dotato di sensori ultramoderni per effettuare operazioni di sorveglianza a una velocità di crociera di 335km/h.
Con un’apertura alare di 20 metri, ha un’autonomia di volo di oltre 24 ore. Può inoltre trasportare vari tipi di armamenti, come bombe a guida laser o GPS o missili Hellfire. L’equipaggio di terra è composto da quattro persone.
Oltre agli Stati Uniti, diverse forze armate europee dispongono di droni Reaper, tra cui Regno Unito, Italia, Francia e Spagna.