L’estinzione degli insetti minacciano il collasso della natura
Se l’uomo non cambia e non inizia a rispettare Madre Natura, Entro un secolo potremmo dire addio agli insetti. La loro scomparsa causerà un catastrofico collasso degli ecosistemi della natura.
A lanciare l’allarme è uno studio che si basa sull’estinzione di massa sugli insetti che sta colpendo tutto il pianeta e condiviso in esclusiva dal Guardian. Si tratta della prima revisione scientifica condotta a livello globale. Stando all’analisi, più del 40% delle specie di insetti sono in declino e un terzo è in pericolo. Il tasso di estinzione è otto volte più veloce di quello di mammiferi, uccelli e rettili. In totale il numero di insetti sta precipitando del 2,5% all’anno.
Ascoltare il ronzio delle Api, o il canto dei grilli e cicale un domani potrebbe essere solo un ricordo, gli insetti stanno letteralmente scomparendo. Avviene a una velocità impressionante: il tasso di estinzione degli insetti è otto volte più rapido di quello di mammiferi, uccelli e rettili. Ogni anno ne perdiamo il 2,5%. Più del 40% degli insetti sono in declino e un terzo è già concretamente in pericolo.
La Causa? Colpa dell’agricoltura intensiva
L’analisi, pubblicata sulla rivista Biological Conservation , afferma che l’agricoltura intensiva è la principale causa del declino, dovuta all ‘ uso massiccio di pesticidi . Naturalmente anche l’inquinamento e il cambiamento climatico sono fanno la loro parte.
Cosa sono i Pesticidi
Pesticidi
I pesticidi sono prodotti utilizzati in ambito agricolo e industriale. Si tratta di composti, di origine chimica o naturale, finalizzati alla protezione del raccolto, dei legnami e degli alimenti da organismi potenzialmente nocivi. Nel caso specifico in cui si parli di agenti utilizzati per preservare le colture da insetti e parassiti, i pesticidi prendono il nome di prodotti fitosanitari.
L’efficacia dei pesticidi è data dalla presenza di principio attivo, che può consistere in un microrganismo o in una sostanza chimica, il quale contrasta l’azione dell’organismo infestante.
Fanno parte di questa classe anche i prodotti fitoregolatori, i quali disciplinano la crescita delle piante e dei frutti, impedendone la caduta quando ancora non maturi.
Secondo uno degli autori, Francisco Sánchez-Bayo, dell’Università di Sydney, in Australia, la causa principale del declino è l’intensificazione agricola.

L’agricoltura intensiva ha portato al disboscamento di alcune aree e al trattamento con fertilizzanti sintetici e pesticidi per adattarle ad altre coltivazioni. La scomparsa degli insetti sembra essere iniziata all’alba del 20° secolo, accelerando negli anni ’50 e ’60 e raggiungendo”proporzioni allarmanti” negli ultimi 20 anni.
La perdita di queste specie avrà conseguenze catastrofiche sia per gli ecosistemi del pianeta, sia per la sopravvivenza dell’umanità”, afferma Francisco Sánchez-Bayo
“Le tendenze [degli insetti] confermano che il sesto evento di estinzione principale sta influenzando profondamente le forme di vita sul nostro pianeta. A meno che non cambiamo i nostri modi di produrre cibo, gli insetti nel loro insieme percorreranno il sentiero dell’estinzione in pochi decenni. Le ripercussioni che ciò avrà per gli ecosistemi del pianeta sono a dir poco catastrofiche”.
Anche le api sono state seriamente colpite. Se si considera, l’Oklahoma rispetto al 1949, nel 2013 il numero di bombi risultava dimezzato. Le colonie di api negli Stati Uniti erano 6 milioni nel 1947, ma da allora ne abbiamo perse 3,5 milioni.
L’agricoltura intensiva ha portato all’abbattimento di alberi, arbusti, cespugli e all’aumento di pesticidi o sostanze sintetiche: i danni effettuati ora si stanno allargando perfino ad aree vicine protette dove si registrano forti diminuzioni di queste “piccole creature che governano il mondo” per la loro “importanza”, suggeriscono i ricercatori. Studiosi che indicano la necessità di un immediato cambio di rotta nel nostro modo di coltivare e produrre cibo.