Infermiera rifiuta di vaccinarsi e vince la causa

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Un’infermiera Siciliana nei mesi precedenti aveva rifiutato di vaccinarsi anche se la Sanità aveva imposto l’obbligo





La donna, non essendo d’accordo alla vaccinazione obbligatoria ha presentato un ricorso contro il decreto dell’assessore regionale alla Sanità che aveva imposto l’obbligo alla vaccinazione antinfluenzale ai medici agli operatori del reparto sanitario presente in Sicilia.
Il Nursind, il sindacato dove l’infermiera era iscritta aveva contestato il dissenso al rifiuto alla vaccinazione da parte della donna, accusandola «di autodeterminazione del cittadino e del lavoratore», nonché «il diritto al lavoro» minacciando anche la «sospensione temporanea del lavoro di tutti quelli che avrebbero rifiutato di sottoporsi al vaccino».
Come riporta l’articolo Del Corriere.it la vicenda ha messo i riflettori nell’ambito del personale sanitario riguardo la vaccinazione contro la pandemia di Covid-19.





Proprio in occasione della vaccinazione antinfluenzale 2020/2021 e anche dopo lo scatenarsi della pandemia del Covid 19 ,l’assessorato regionale alla Salute aveva applicato «l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale» per i medici, per tutto il personale sanitario, anche se volontario.





«La mancata vaccinazione, non giustificabile da ragioni di tipo medico, comporta l’inidoneità temporanea, per tutto il periodo della campagna, allo svolgimento della mansione lavorativa», aveva stabilito.









L’assessorato alla Salute aveva sottolineato nella sua posizione difensiva contro la ricorrente che la disposizione sul vaccino è «una vera e propria misura di civiltà che la Regione, secondo il dettato di cui all’articolo 32 della Costituzione, per motivi di equità e di universalità aveva inteso offrire gratuitamente alla collettività, nell’evidente intento di salvaguardare la salute pubblica e di ridurre le conseguenze della pandemia».





Il giudice del Lavoro ha invece affermato nel suo provvedimento che «la normativa volta a contrastare la diffusione del Covid 19 non ha introdotto un obbligo vaccinale per il personale sanitario, il cui mancato assolvimento determina inidoneità al lavoro». Ed ha aggiunto, citando una sentenza del Tar del Lazio, che l’introduzione dell’obbligo del vaccino non appare rientrare nella competenza regionale: una questione che, a prescindere dalle interpretazioni giuridiche, è destinata a far discutere.


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