Hai condiviso una foto o un aforismo di Benito Mussolini sui social network? Allora, anche se hai compiuto un gesto eroico per la sicurezza dell’Europa, non puoi ricevere alcuna onorificenza.
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E’ più o meno questa la motivazione che ha spinto la Germania a negare un premio agli agenti della Polizia di Stato che lo scorso 23 dicembre intercettarono e uccisero, vicino Milano, durante uno scontro a fuoco e rischiando la loro vita, il terrorista del mercatino di Natale di Berlino, Anis Amri.
Si tratta del tunisino che soggiornò per qualche mese anche in Italia, precisamente nella frazione di Campoverde nel Comune di Aprilia, alle porte della Capitale. Misteriosamente, però, il 23enne si recò in Germania dove ha portato a termine l’orribile piano dell’Isis.
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Inizialmente la stessa cancelliera Angela Merkel aveva ringraziato la polizia italiana e i due agenti, che avevano messo la parola fine all’incubo. Infatti, il governo tedesco stava considerando l’idea di dare una medaglia a Cristian Movio e Luca Scatà, ma ora è tornato sui suoi passi.
Motivo? Gli agenti sono considerati tendenti all’apologia del fascismo.
“La decisione del governo federale di non dare un’onorificenza a questi due poliziotti è assolutamente corretta a causa della loro ovvia attitudine neofascista”, ha commentato Stephan Mayer, un esperto di Affari interni della Csu, il partito gemello bavarese della Cdu della Merkel.
Un fatto che ha provocato una pioggia di reazioni negative in Italia.
“Sono rimasto molto perplesso: ritengo che la Germania stia tentando di nascondersi dietro a un dito, penso che il suo gesto sia del tutto inopportuno e figlio della spocchia teutonica”, ha attaccato Gianni Tonelli, segretario generale del Sap, chiosando: “Forse era meglio se Amri se lo prendevano da soli: non avremmo avuto un ferito ed entrambi gli agenti esposti a un rischio sicurezza”.
E Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha annunciato che promuoverà un’iniziativa parlamentare perché “l’Italia biasimi i ministri tedeschi. Forse la Merkel preferisce gli assassini a chi è impegnato con sacrificio e dedizione per la sicurezza di tutti noi? Trovo vergognosa questa retromarcia del governo tedesco”. E ha chiesto: “Alfano, Minniti e lo stesso Gentiloni non hanno nulla da dire? Basta con questo asservimento alla Germania”.
Una posizione condivisa anche da Roberto Calderoli: “Alla faccia dell’ingratitudine! Se i due ragazzi non avessero fermato questo pericoloso terrorista, forse sarebbe ancora libero, libero di uccidere gente innocente, libero di spaventare tutti noi – ha notato il senatore della Lega Nord – Sono stupito anche per l’imbarazzato silenzio del Governo Italiano sulla vicenda”.
In silenzio non solo il governo italiano ma anche il centrosinistra e il Movimento Cinque Stelle. fonte
Giuseppe Sarra
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