I ragazzini che avevano provato a guidare l’Airbus A310
Incidenti Aerei causati da un mancato controllo
Aeroflot Russian Airlines, compagnia aerea russa fondata quasi 100 anni fa negli anni 90 per contrastare la cattiva reputazione che si era creata aveva deciso di investire sulla nuova flotta di aerei e impiegare denaro per offrire una formazione impeccabile ai suoi piloti
Il protagonista di questa assurda storia è un Airbus a310 un grosso mezzo di 80 tonnellate in grado di trasportare Fino a 250 persone pilotato dal comandante Yaroslavsky, scelto per coprire con questo aereo la tratta Mosca Hong Kong.
I piloti in Russia ,godevano di grandi privilegi uno dei quali era infatti la possibilità di portare tutta la famiglia in viaggio pagando solo metà del biglietto così aveva sfruttato questa possibilità svariate volte rimanendo solo però entro i confini nazionali.

il 23 marzo del 1990 decise di portare i suoi due figli a visitare Hong Kong, Approfittando del fatto che fosse lui stesso il comandante dell’aereo quel giorno durante il viaggio. Per fare un altro regalo ai figli aveva deciso di chiamarli per fargli visitare la cabina di pilotaggio contro ogni regolamento, per poi offrire ai figli la possibilità di sedersi direttamente sulla postazione dei comandi.
Ovviamente il sistema di pilotaggio automatico era stato preventivamente inserito per ovvie ragioni di sicurezza, infatti sedersi sul sedile a sinistra non da la possibilità di toccare i comandi con mano dell’ aereo. Dopo la figlia era il turno del figlio quindicenne che a differenza della sorella però nella postazione di guida per errore, diede una forza sufficiente alla barra di comando tale da contrastare e disattivare parzialmente il pilota automatico.
Nessun segnale acustico di avviso di questo cambiamento era stato registrato dai piloti,l’unico feedback da parte dell’aereo era il lampeggiare di un piccolo indicatore luminoso che però non venne individuato da nessuno dei piloti.
Ad un certo punto però l’aereo inizia ad inclinarsi leggermente verso destra
il primo ad accorgersene fu lo stesso ragazzo appena un attimo dopo la strumentazione di bordo aveva segnalato che si stavano trovando in una holding pattern (nel linguaggio aeronautico significa che l’aereo si trova in una rotta circolare attorno ad un aeroporto in attesa di avere le autorizzazioni all’atterraggio)
Un messaggio privo di senso che lascio’ confusi i piloti per qualche momento
Nel frattempo L’angolo di inclinazione aumento’ fino a superare E 45° ,tale manovra aveva provocato un drastico aumento della forza G tanto da rendere quasi impossibile il controllo dell’Aereo
Dopo poco, la situazione peggiora ancora, l’inclinazione aveva superato i 90 gradi a quel punto però il sistema automatico intervenire cercando di far riprendere quota, peccato però che questo intervento aveva portato l’aereo in una posizione quasi verticale sfiorando quindi lo stallo aerodinamico combattendo contro la forza G che prendeva i corpi verso il basso il copilota ed il comandante ancora fuori posto tentarono come ultimo tentativo di manovrare l’aereo e di farli puntare verso il basso per fare in modo di ridurre questa forza e successivamente togliere i ragazzi dai sedili.
dopo un po’ ci riuscirono ,peccato che ormai l’aereo era troppo in basso e qualsiasi manovra era ormai totalmente inutile
L’aereo si schianta al suolo, e per tutti i 63 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio non ci fu nulla da fare. Al momento dello schianto, l’aereo si trovava in territorio siberiano, un luogo isolato e completamente ricoperto di neve.
Ancora una volta la non applicazione delle regole ha portato all’inevitabile disastro coinvolgendo persone che non c’entravano nulla