Governo: La Lega si rifiuta di lasciare le poltrone delle presidenze.

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I dem attaccano la Lega: Ma non erano quelli disinteressati alle poltrone?





Il cambio di governo e di maggioranza con il Conte dovrà presto fare i conti non solo nelle aule di Camera e, soprattutto, Senato. Ma anche con la composizione delle commissioni parlamentari, le cui presidenze sono fondamentali per l’attuazione del programma di governo e lo svolgimento regolare dei lavori.





Un aspetto cruciale che è già emerso oggi nella polemica politica, dopo che da parte del Pd qualcuno ha chiesto ai leghisti di lasciare le poltrone delle presidenze, appunto, delle commissioni, assegnate dopo la formazione del governo giallo-verde ormai prossimo all’archiviazione.





L’attacco è partito da alcune parlamentari dem. “Ma davvero – twitta Alessia Morani – se si formerà il nuovo governo i deputati e i senatori della Lega non lasceranno le presidenze delle commissioni parlamentari? Com’era quella che loro non sono attaccati alla poltrona? Buffoni”.





Rincara la dose la senatrice Pd Valeria Valente, presidente della commissione contro il femminicidio. “La Lega non molla le presidenze delle commissioni parlamentari, anche se cambia la maggioranza parlamentare. Ma non erano quelli disinteressati alle poltrone?”.





Sulla stessa linea anche la vicepresidente dei senatori dem Simona Malpezzi: “Quelli disinteressati alla poltrona: in meno di 24 ore scopriamo che Salvini pur di tenersi il Viminale voleva Di Maio premier e che i leghisti non hanno alcuna intenzione di lasciare le presidenze delle 11 commissioni che spettano alla maggioranza. Strano vero? Legapoltrona”.


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