lunedì, Marzo 27, 2023
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Dl fisco, Di Maio accusa: Hanno manipolato il testo

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Dl fisco, Di Maio accusa: Hanno manipolato il testo

«Nel testo che è arrivato al Quirinale c’è lo scudo fiscale per i capitali all’estero. E c’è la non punibilità per chi evade. Noi non scudiamo capitali di corrotti e di mafiosi. E non era questo il testo uscito dal Cdm. Io questo testo non lo firmo e non andrà al Parlamento», ha aggiunto. «Questo è un condono fiscale come quello che faceva Renzi, io questo non lo faccio votare».

«Non abbiamo mai chiesto né parlato di scudare capitali all’estero – ha ribadito – e tanto meno di prevedere l’impunità per gli evasori. Non abbiamo mai discusso di questi temi e soprattutto mai pensato a dare l’impunità per il reato di riciclaggio».

La replica del Quirinale non si è fatta attendere: «In riferimento a numerose richieste da parte degli organi di stampa, l’ufficio stampa del Quirinale precisa che il testo del decreto legge in materia fiscale per la firma del Presidente della Repubblica non è ancora pervenuto al Quirinale».

Da Bruxelles, però, il presidente del Consiglio Conte prova a gettare acqua sul fuoco rispetto alle tensioni all’interno della maggioranza: «Domani sarò a Roma, controllerò, come il presidente del Consiglio fa sempre, articolo per articolo» il Dl fiscale e «verrà mandato al Quirinale il testo conforme alla volontà deliberata dal Consiglio dei ministri». Il decreto fiscale, affermano fonti di Palazzo Chigi, è stato anticipato al Quirinale in via meramente informale come è consuetudine fare in questi casi.

 

Non mancano le tensioni con la Lega anche se il vicepremier pentastellato ha dichiarato: «Io non ho ragione di dubitare della Lega perché ci siamo stretti la mano», rispondendo a Bruno Vespa che gli chiedeva se aveva qualche dubbio sulla “manina” che aveva apportato le variazioni sul testo del decreto fiscale.«Tendo ad escludere responsabilità politica, perché abbiamo raggiunto un accordo politico e perché mi fido delle persone che sono al governo» ha aggiunto. Incalzato da Vespa, che gli chiedeva se la “manina” che ha manipolato il testo potesse essere Giorgetti, Di Maio ha ribadito: «Confermo la mia fiducia a tutto il Governo. Non mi permetterei mai di dubitare».

Esponenti della Lega, dopo le parole di Di Maio a Porta a porta hanno fatto sapere: «Noi siamo gente seria e non sappiamo niente di decreti truccati, stiamo lavorando giorno e notte sulla riduzione delle tasse, sulla legge Fornero e sulla chiusura delle liti tra cittadini ed Equitalia».

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