Di Maio Via i vitalizi, delibera già pronta, e sul reddito di cittadinanza…

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Di Maio Via i vitalizi, delibera già pronta, e sul reddito di cittadinanza…

Il vicepremier in tour elettorale in Sicilia: “Reddito di cittadinanza prima possibile in Aula. Il nostro obiettivo è creare lavoro”. Sui referendum: “Toglieremo quorum, arriva quello propositivo”

Tra i bagnanti in costume nella prima vera domenica d’estate, compare suscitando non poco stupore il leader dei 5 stelle Luigi Di Maio, neoministro al Lavoro. Sul lungomare di Marina di Ragusa si crea subito un capannello e poi molta gente affolla la piazzetta della borgata marinara di Ragusa. Di Maio dal palco lancia la volata al candidato 5 stelle alle comunali, Antonio Tringali.

“Dal ’94 non si insediava un governo senza indagati – dice il vicepremier – abbiamo fatto una bella squadra ora vogliamo restituire il potere ai cittadini”, dice dal palco sotto un sole cocente indossando solo la camicia bianca. “Una delle prime cose che faremo è abolire i vitalizi perché la delibera è già pronta. Roberto Fico ci ha lavorato mentre si formava il governo”. E aggiunge: “Vi daremo degli strumenti per far decidere a voi come e se cambiare le cose – aggiunge – toglieremo il quorum dai referendum. Così non decide chi va al mare”. Poi sull’alleanza con la Lega: “Non siamo alleati con Salvini abbiamo fatto un contratto. Ci presentiamo divisi alle amministrative come alle europee”. E poi assicura: “Faremo il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza prima possibile e i soldi li troveremo, anche in Europa. Il mio compito al Mise è teso a contrastare la povertà. Il nostro obiettivo è creare lavoro”.

Cambierò i vertici dei miei ministeri – assicura Di Maio –  È giusto che ci sia lo spoil system perché dopo 5 anni si creano delle incrostazioni. Magari qualcuno in qualche casella del ministero resterà ma il cambiamento parte anche dalla macchina burocratica”.

Il comizio termine con l’inno nazionale. Di Maio prima di lasciare Ragusa vede il prefetto poi appuntamento a Catania alle 17,30 e a Messina alle 21.

Dopo Ragusa , Di Maio parla a Catania davanti al monastero dei Benedettini e ribadisce l’intenzione di riformare la Fornero con la quota cento, abolire il jobs act, dare il salario minimo a tutti, e “cancellare la buona scuola”. I soldi? “L’Europa ci aiuterà , li chiederemo a Bruxelles “.

“Sono da due giorni ministro del Lavoro e sono consapevole della grande responsabilità – dice – e sono orgoglioso di aver portato il nostro programma al governo. E il Sud ne è una parte fondamentale: senza lo sviluppo del Sud non cresce nemmeno il Nord. Abbiamo messo su un governo che ha contro il sistema , editoriale soprattutto. Quando tutti i media parlano male di un governo , allora vuol dire che questo è il governo giusto”.

Di Maio lancia un messaggio sulla alleanza con Salvini e la Lega mai teneri sui meridionali: “Abbiamo fatto un contratto per le cose da fare e non abbiamo parlato di poltrone – dice – penso che la squadra sia buona. È iniziata la terza Repubblica, quella dei cittadini. Con la Lega daremo il reddito di cittadinanza , che non è assistenzialismo”.

Di Maio parla poi delle crisi aziendali : “Ieri anche se era festivo ho detto di aprire il ministero e ho chiesto di avere tutti gli incartamenti sulle crisi aziendali. Adesso convocherò tutti gli assessori regionali al Lavoro per riformare i centri per l’impiego. Poi avvieremo anche il salario minimo, domani incontro i ragazzi che fanno i fattorini per le consegne a domicilio , parto da loro e rivedremo il jobs act”.

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