Quello a Baghdad è stato un raid vigliacco. Parole di Di Battista
Di Battista Dopo l’endorsement a Gianluigi Paragone e in seguito alle voci di una possibile scissione del Movimento 5 stelle, ha preso una posizione netta sull’attacco a Baghdad in cui è stato ucciso il generale Soleimani. Inoltre, come riporta il Corriere della Sera, Di Battista è in partenza per l’Iran, dove resterà alcune settimane.
Quello a Baghdad è un raid vigliacco perché i droni sono vigliacchi.
È un raid pericoloso perché il Medio Oriente è una polveriera.
È un raid stupido perché ricompatterà l’opinione pubblica iraniana a sostegno del governo di Teheran.
Sono passati 17 anni dall’inizio della seconda guerra del Golfo. I droni vengono telecomandati a distanza, la morte arriva dall’alto apparentemente invisibile e silenziosa.
Gli interessi politici restano prioritari rispetto al diritto internazionale e alla ricerca della pace.
Il governo italiano lavori per il dialogo con l’Iran. In Iran ci sono leggi diverse dalle nostre, si vive in modo diverso ma l’Iran non ha mai rappresentato una minaccia per il nostro paese al contrario, prima delle sanzioni, imposte all’Europa da Washington, l’Iran era un paese fondamentale per la nostra economia e per le nostre imprese.