Decreto fiscale, la verità di Salvini: “Conte leggeva e Di Maio scriveva.

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Decreto fiscale, la verità di Salvini: “Conte leggeva e Di Maio scriveva.

In queste ore “non li ho sentiti” ma “se uno legge e l’altro scrive, e non si capiscono, si chiariscano fra Conte e Di Maio”. Così il vicepremier Matteo Salvini a margine di un comizio elettorale della Lega a Mezzocorona (Trento), è tornato sulla riunione del Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera al Dl fiscale. Riunione in cui, racconta il leader del Carroccio, il documento “oggetto di scandalo, di cui alla Lega e a Salvini non frega niente, è stato letto dal Presidente del Consiglio e verbalizzato dal ministro Di Maio”. Alla domanda se questo sia avvenuto per tutti gli articoli del decreto, Salvini ha risposto “Sì, quindi – conclude – si accordassero tra di loro e si riparte, ma spero che non cambino idea di frequente.

“C’erano due persone protagoniste di quel Cdm in cui si è discusso del decreto fiscale che ora fa inorridire i 5 stelle. Uno leggeva il testo e uno scriveva, verbalizzava. Chi leggeva era il presidente Conte, che ha tutta la mia stima, che sta battagliando in Europa per difendere l’Italia. Lui leggeva e Di Maio verbalizzava. Anche Di Maio è corretto e coerente, conto di lavorare bene con lui per cinque anni. Ma passare per amici dei condonisti proprio no… Quella cosa è stata letta e verbalizzata da Conte e Di Maio”. Così Matteo Salvini in diretta Facebook.

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