il Viminale manda i militari per effettuare controlli
L’aumento dei contagi da Covid-19 in questi ultimi giorni costringe Il Viminale di schierare L’Esercito nei controlli sulla sicurezza. Mattarella: “Preoccupazione per l’aumento dei casi e delle vittime del Covid”. Allo studio chiusure serali mirate.
Contagi in aumento? allora vai con le Mascherine all’aperto e coprifuoco per bar e ristoranti, con l’esercito in strada a impedire assembramenti da movida.
La nota del Viminale
“Nella circolare si ribadisce l’impegno delle Forze di polizia nell’assicurare il rispetto delle disposizioni anti-Covid attraverso i servizi di prevenzione generale che caratterizzano le attività di controllo del territorio, come anche la possibilità di controlli mirati in relazione ai luoghi urbani e alle fasce orarie di maggiore affollamento.
Attività tutte queste che verranno definite dai prefetti nelle competenti sedi di coordinamento – anche con riguardo ai contingenti da impiegare, in considerazione delle esigenze di sicurezza dei vari contesti territoriali – con il concorso delle polizie locali e delle altre amministrazioni interessate.
Fin dal mese di marzo, nell’ambito dei piani di controllo coordinato del territorio, i prefetti hanno sempre dato priorità all’attività di vigilanza affidata alle forze dell’ordine, con il concorso delle polizie locali, per garantire il pieno rispetto delle misure anti-Covid.
In relazione alle notizie circa l’asserita carenza di controlli – con particolare riferimento alla regione Campania – si evidenzia che, su tutto il territorio nazionale, dall’11 marzo al primo ottobre, sono stati eseguiti oltre 31 milioni di controlli: quasi 24 milioni hanno riguardato le persone e più di 7 milioni e mezzo gli esercizi e le attività commerciali.
Soltanto nel mese di settembre sono state controllate, sull’intero territorio nazionale, 1.695.024 persone e 202.753 attività ed esercizi commerciali, ed in particolare, nella provincia di Napoli, 105.103 persone e 6.698 attività ed esercizi commerciali. Ciò è avvenuto nell’ambito degli ordinari servizi di prevenzione generale, nonché grazie a specifiche attività interforze pianificate nelle aree maggiormente interessate dall’afflusso di persone”, conclude il Ministero dell’Interno.