Banca Etruria: al processo anche il padre della Boschi
Pierluigi Boschi andrà a processo per i fatti di Banca Etruria insieme ad altri 13 ex dirigenti dell’istituto di credito toscano. La procura di Arezzo ha citato a giudizio per il reato di bancarotta colposa ex dirigenti e membri dell’ultimo cda di Banca Etruria tra cui il padre dell’ex ministro Maria Elena Boschi, oggi deputata di Italia Viva.
Il filone dell’inchiesta riguarda alcune consulenze per trovare un partner alla banca e decisive per il crac. Filone autonomo rispetto al maxi-processo per bancarotta già in corso e per cui sono imputati 25 persone.

La storia
Fondata nel 1882 come Banca Mutua Popolare Aretina, negli anni oltre ad aver cambiato nome si è affermata nel territorio e si è rapidamente espansa con discreto successo fino al 2014, anno nel quale il CdA diede mandato all’allora Presidente Lorenzo Rosi di procedere alla trasformazione della Banca Etruria in società per azioni.
La crisi di banca Etruria
Qualcosa però non funzionò e a Febbraio 2015 venne commissariata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Banca Etruria, insieme a Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, venne salvata in extremis nel Novembre di quello stesso anno attraverso la procedura di bail-in, che provocò forti perdite per gli azionisti e i detentori di obbligazioni subordinate. Azzerati in diversi casi i risparmi di una vita.
Questo ha comportato la nascita immediata di un nuovo soggetto creditizio, la Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio SpA, mentre la vecchia banca avrà vita fino all’eliminazione delle sofferenze creditizie accumulate, emerse dopo ispezione della Banca d’Italia.