È stato acceso in Marocco Noor1, il primo lotto del più grande impianto solare al mondo: obiettivo del Governo di Rabat è quello di portare il paese verso un’indipendeza energetica… green.

Lo scorso 11 febbraio il Re del Marocco Mohammed VI ha “acceso” il primo lotto di questo futuristico impianto: 500.000 specchi dislocati su una superficie di 24 kmq in grado di produrre 160 megawatt di energia sufficienti a soddisfare le esigenze di 650.000 persone.
SPECCHIO DELLE MIE BRAME… L’impianto, che è in corso di realizzazione nei pressi della città di Ouarzazate, non è il classico fotovoltaico in scala XXL, ma una centrale solare termica che utilizza le più moderne tecnologie ed è in grado di produrre corrente anche nelle ore notturne.
Gli specchi parabolici catturano l’energia del sole e la concentrano riscaldando dei tubi all’interno dei quali scorre olio. L’olio caldo viene utilizzato per produrre vapore e mettere in moto le turbine che generano l’elettricità.
Il complesso sfrutta tre diverse tecnologie: un sistema a concentrazione solare da 160 MW (quello appena acceso); un impianto solare termodinamico a specchi parabolici da 300 MW; una serie di collettori parabolici a cilindro da 150 MW complessivi.

Per il Marocco, che oggi soddisfa il 97% del proprio fabbisogno di energia elettrica grazie alle importazioni dall’estero, si tratta di un grande passo verso l’indipendenza economica. Il Governo del paese punta a produrre il 42% del proprio fabbisogno energetico da fonti rinnovabili entro il 2020.