Manovra 2025: approvazione alla Camera con fiducia. Le novità principali
Manovra 2025: approvazione alla Camera con fiducia. Le novità principali
Con un percorso lungo e non privo di contraddizioni, la manovra 2025 ha ottenuto oggi, 20 dicembre, il via libera alla Camera attraverso il voto di fiducia. Si tratta di un intervento finanziario dal valore complessivo di circa 28 miliardi di euro che introduce importanti misure per il taglio delle tasse, incentivi per le imprese e sostegni alle famiglie. Tuttavia, il testo definitivo è stato modificato rispetto alle proposte iniziali del governo, con diversi dietrofront su temi rilevanti, come la criptotassa e la web tax.
Manovra 2025: approvazione alla Camera con fiducia |
Prossimi passi: approvazione al Senato
Dopo il voto di fiducia e l’approvazione finale attesa per stasera alla Camera, la manovra 2025 passerà al Senato. L’esame in Commissione Bilancio e il voto definitivo in Aula a Palazzo Madama sono previsti tra il 27 e il 28 dicembre, in tempo per rispettare le scadenze legislative.
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Tensioni politiche: scontro sulle multe ai "no vax"
Durante il dibattito parlamentare, una proposta del Partito Democratico ha creato divisioni all’interno della maggioranza. L’ordine del giorno, presentato dalla deputata Simona Bonafè, chiedeva di garantire l’attuazione rapida delle sanzioni contro i cittadini inadempienti alle norme vaccinali, senza ulteriori proroghe o condoni. Il documento è stato bocciato, ma ha visto il voto favorevole di alcuni deputati di Forza Italia, in contrasto con il parere del governo.
Le principali misure fiscali della manovra 2025
Taglio delle tasse e semplificazione Irpef
Uno dei cardini della manovra 2025 è il taglio strutturale del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro, un intervento che coinvolgerà 14,3 milioni di lavoratori. Parallelamente, l’Irpef viene semplificata con l’accorpamento dei primi due scaglioni in tre aliquote complessive. Questi interventi rappresentano due terzi del valore totale della manovra, con un costo stimato di 18 miliardi di euro.
Spending review e contributi straordinari
Per rispettare gli impegni presi con l’Unione Europea sul contenimento del deficit, la manovra introduce una spending review da 3 miliardi di euro. Ulteriori risorse arriveranno da contributi straordinari richiesti a banche e assicurazioni, per un valore complessivo di oltre 3,4 miliardi.
Sostegno alle famiglie: nuovi bonus e incentivi
Tra le novità della manovra 2025, spiccano misure mirate al supporto delle famiglie:
- Carta per i nuovi nati: un contributo di 1.000 euro per i genitori con un Isee fino a 40mila euro.
- Bonus asili nido: potenziato rispetto al 2024.
- Carta “Dedicata a te”: rifinanziata per il 2025.
- Detrazioni fiscali proporzionali al numero di familiari a carico.
Queste iniziative si affiancano a interventi già esistenti sui congedi parentali, confermati e ampliati.
Lavoro e incentivi per le imprese
Per il Mezzogiorno, vengono confermati gli incentivi all’occupazione giovanile e femminile, validi anche per i contratti attivati nel biennio 2026-2027. Ulteriori agevolazioni riguardano:
- Decontribuzione per le imprese nelle Zone Economiche Speciali (ZES).
- Incentivi per il digitale e il green.
- Fringe benefit maggiorati per i nuovi assunti che trasferiscono la residenza di oltre 100 chilometri.
- Ires premiale al 5% per le aziende che investono in assunzioni e innovazione.
Inoltre, la tassazione agevolata al 5% per i premi di produttività viene prorogata fino al 2027.
Pensioni: nuove opportunità per i lavoratori
Le misure pensionistiche della legge di bilancio 2024 vengono confermate e rafforzate, con incentivi per i lavoratori che decidono di rimanere in servizio oltre l’età pensionabile. Tra le novità, l’introduzione di un anticipo pensionistico a 64 anni per chi combina previdenza obbligatoria e complementare.
Dietrofront su criptotassa, web tax e revisori del Mef
Alcune delle proposte più discusse sono state ridimensionate durante l’esame parlamentare:
- Criptotassa: l’aliquota sulle plusvalenze delle criptovalute resta al 26% per il 2025 e salirà al 33% nel 2026, contro il 42% inizialmente proposto.
- Web tax: torna ad applicarsi solo alle grandi società con ricavi digitali superiori a 750 milioni di euro, escludendo le PMI.
- Revisori del Mef: abbandonata la proposta di inserire revisori ministeriali nelle società che ricevono fondi pubblici. Saranno invece rafforzati i controlli tramite relazioni annuali al Ministero.
Altre novità: bonus, accise e fondi settoriali
Incentivi per birra, elettrodomestici ed esperti sanitari
- Birra artigianale: sconti sulle accise dal 20 al 50% per i birrifici con produzione annua fino a 60mila ettolitri.
- Bonus elettrodomestici: contributi fino al 30% del costo, con un massimo di 100 euro (200 euro per famiglie con Isee sotto i 25mila euro), per l’acquisto di elettrodomestici efficienti prodotti in Europa.
- Tirocini specializzandi: stanziati 30 milioni di euro nel 2025 e altrettanti nel 2026 per garantire una retribuzione adeguata agli specializzandi in ambito sanitario.
Misure sociali e culturali
- Gelato artigianale: finanziamento di 100mila euro per la promozione del settore.
- Sostegno psicologico: istituzione sperimentale di un servizio nelle scuole con un fondo di 10 milioni di euro.
- Detassazione delle mance: l’aliquota scende al 30% per chi lavora in bar e ristoranti, con un aumento della soglia di reddito da 50mila a 75mila euro.
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La manovra 2025, pur segnata da ritardi e modifiche, rappresenta un intervento cruciale per il futuro economico del Paese. Con misure che spaziano dal sostegno alle famiglie alla promozione dell’occupazione, passando per la semplificazione fiscale e incentivi alle imprese, punta a stimolare la crescita economica in un contesto di stringenti vincoli di bilancio. Resta ora da vedere come il testo verrà recepito dal Senato nei prossimi giorni.