Ricreata uca canzone Sumera dalle Tavolette Cuneiformi Risalenti a 3400 Anni Fa
Ricreata uca canzone Sumera dalle Tavolette Cuneiformi Risalenti a 3400 Anni Fa
Un team di ricercatori dell’Università della California, Berkeley, ha recentemente rivelato una melodia perduta nel tempo, risalente a 3400 anni fa. Questo progetto innovativo è stato possibile grazie all’analisi di testi cuneiformi antichi, che hanno permesso di ricostruire la musica più antica mai registrata, offrendoci un collegamento diretto con la civiltà mesopotamica.
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La domanda su come suonasse la musica dei mesopotamici ha trovato risposta attraverso il minuzioso lavoro di decifrazione di tavolette cuneiformi datate 1400 a.C. Questo studio ha resuscitato le melodie che una volta definivano la cultura musicale di queste popolazioni antiche.
La scoperta di queste tavolette negli anni '50, nella città storica di Ugarit, ha svelato un brano musicale che era rimasto silenzioso per millenni. Prima di questo ritrovamento, la conoscenza della musica sumero-babilonese era limitata alle rappresentazioni di strumenti musicali in bassorilievi e reperti archeologici.
La musica, un tempo vista come un’arte sacra sotto la protezione del dio Enki/Ea, simbolo di sovranità, magia, arte e mestiere, era avvolta nel mistero per gli studiosi moderni.
La scoperta ha illuminato l’ampio spettro di conoscenze scientifiche e sapienziali dei Sumeri e degli Hurriti antichi.
Tra i reperti, quattro testi cuneiformi individuali e una tavoletta con la notazione musicale complessa di un inno sacro hurrita, il più antico canto conosciuto, dedicato a Nikal, la dea hurrita dei frutteti. Le istruzioni trovate sulla tavoletta indicano che il canto doveva essere eseguito con un sammûm a nove corde, simile a un’arpa o una lira.
Nonostante le sfide nell’interpretare l’antico linguaggio hurrita, gli studiosi hanno proposto una traduzione del testo, che riflette un profondo senso di purificazione e devozione:
"Mi avvicinerò al piede destro del trono divino, e sarò purificato e trasformato. Una volta che i peccati sono perdonati, non dovranno più essere modificati, mi sento bene dopo aver compiuto il sacrificio.
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Ho conquistato l’amore della dea e lei mi ama nel suo cuore, l’offerta che porto può coprire interamente il mio peccato, con timore, ti porto olio di sesamo per mio conto.
La sterile può diventare fertile, il grano può essere portato via, lei, la moglie, si farà carico al padre (dei bambini). Ella può dare figli a chi ancora non li ha avuti."
Ascoltare questa melodia è come fare un viaggio indietro nel tempo, immergendosi nelle sonorità di un’epoca lontana.
Di Franco Rizzuto
Fonte Universo7p