Israele sotto attacco: decine di droni lanciati dall'Iran

 

Israele sotto attacco: decine di droni lanciati dall'Iran

Nella serata di sabato 13 aprile, Israele è stato colpito da un attacco senza precedenti orchestrato dall'Iran, che ha lanciato "decine di droni" verso il territorio israeliano. La conferma è arrivata direttamente dall'esercito israeliano, dopo le prime indiscrezioni riportate da giornalisti esperti di Medio Oriente.

Israele sotto attacco: decine di droni lanciati dall'Iran

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I droni sono stati lanciati dal suolo iraniano, ma secondo le autorità israeliane, passerà del tempo prima che raggiungano il loro obiettivo, se ci riusciranno. Il portavoce dell'IDF, Daniel Hagari, ha dichiarato che le forze aeree israeliane stanno monitorando attentamente la traiettoria dei droni. Tuttavia, Israele dispone di sofisticati sistemi di difesa aerea, supportati anche dagli Stati Uniti, per intercettare eventuali minacce in volo, inclusi droni e missili.

Il rischio di un attacco multiplo

Nelle ore successive all'attacco iraniano, si sono diffuse notizie di ulteriori minacce provenienti da diversi fronti. I ribelli Houthi dello Yemen hanno lanciato altri droni, mentre si sospetta che anche il Libano, con le milizie di Hezbollah, potrebbe essere coinvolto. Secondo fonti riportate dal New York Times, anche dall'Iraq, con altre milizie sciite in movimento, potrebbero essere stati lanciati droni o missili. Gli obiettivi principali sembrano essere sulle Alture del Golan e una base aerea nel deserto del Negev.

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Reazioni e preparativi

Le autorità statunitensi prevedono che l'Iran possa lanciare tra 400 e 500 droni e missili nel complesso. Tuttavia, il portavoce dell'IDF si è mostrato fiducioso, rassicurando i cittadini israeliani sulle misure di sicurezza adottate. Al momento, sono previsti solo possibili disagi nei sistemi GPS e le sirene d'allarme suoneranno solo in caso di minaccia diretta.

Mentre Israele ha chiuso lo spazio aereo e convocato riunioni di emergenza, gli Stati Uniti stanno intensificando la loro presenza nella regione. Il presidente Joe Biden ha interrotto i suoi impegni per consultazioni urgenti alla Casa Bianca, mentre altre navi da guerra statunitensi si dirigono verso il Medio Oriente.

La tensione cresce

I segnali di un attacco imminente erano diventati sempre più evidenti nelle ore precedenti. L'alto funzionario americano ha dichiarato la possibilità di un attacco iraniano, coinvolgendo anche affiliati in Iraq e Siria. Israele ha reagito chiudendo scuole e limitando raduni pubblici, in una mossa volta a proteggere i cittadini da possibili attacchi.

La situazione resta estremamente tesa, con il rischio di una spirale di violenza che coinvolgerebbe diversi attori della regione. Mentre si attendono ulteriori sviluppi, la comunità internazionale tiene il fiato sospeso di fronte alla possibilità di un conflitto su larga scala nel Medio Oriente.